Cresce l’attesa per il nuovo centravanti giallorosso: il Gallo rinforza il blocco azzurro, con lui diventano sei i nazionali
Appuntamento a domenica. Di ritorno a Trigoria dopo la partita contro la Juventus, la Roma abbraccerà Andrea Belotti. Serve ancora un po’ di pazienza per sistemare tutti i contratti, compreso quello che porterà Felix alla Cremonese, ma non ci sono problemi. La parte negoziale è esaurita su entrambi i fronti.
Belotti, Mourinho e i compagni
Belotti ha già ricevuto le congratulazioni di Mourinho, sempre attento a convincere e ad accogliere i nuovi arrivati, e di tanti compagni che conosce, a cominciare dal capitano Pellegrini e da Dybala, che con lui ha vinto un campionato di Serie B a Palermo. Dopo le visite mediche, la firma del contratto triennale e le formalità logistiche – le foto e i video per i social, la prima intervista ai media del club, le prove sartoriali per gli abiti – potrà finalmente allenarsi con la squadra. Durante l’estate ha lavorato duramente con un personal trainer, a Palermo, dove ha trascorso anche le vacanze con la moglie Giorgia Duro. Ma ovviamente ha bisogno di tempo per recuperare una buona condizione: la sua ultima partita di calcio resta Italia-Argentina, giocata a Wembley a inizio giugno. Serviranno probabilmente due settimane di allenamenti intensi, alternati tra fase personalizzata e lavoro in gruppo, prima di vederlo debuttare con la Roma.
Roma azzurrissima: sei i nazionali azzurri
Belotti arricchisce un gruppo pieno di nazionali azzurri: con lui diventeranno sei i calciatori che interessano a Roberto Mancini, che si troverà dunque a osservare molte partite della Roma. Gli altri cinque sono Pellegrini, Spinazzola, Cristante, Mancini e Zaniolo, attualmente infortunato. Nessun’altra squadra di Serie A ha un contingente azzurro così corposo. Che comprende anche il giovane Bove, ormai punto fermo dell’Under 21 pur essendo sotto età. E che in futuro, chissà, potrebbe anche riscoprire l’utilità di El Shaarawy.
Le soluzioni per Mourinho
Mourinho ha caldeggiato l’arrivo di un altro centravanti dopo essersi reso conto che Shomurodov, per ragioni tecniche e caratteriali, non è stato un investimento felice: negli ultimi giorni di mercato dovrebbe infatti andare al Bologna in prestito secco, senza obbligo di riscatto. Ma soprattutto Belotti va a completare un attacco al quale mancava un giocatore di lotta, molto forte di testa, capace di aggiungere una decina di gol nelle partite “bloccate”. Nelle intenzioni di Mourinho non sarà una semplice alternativa ad Abraham: anche questo gli ha suggerito di scegliere la Roma. Belotti partirà in panchina quando la squadra si schiererà con un solo centravanti ma potrà giocare titolare insieme ad Abraham nelle situazioni in cui, per strategia o per assenze, Mourinho volesse utilizzare la formula a due punte, magari con Dybala più arretrato e Pellegrini a centrocampo. Con tante partite e un calendario molto compresso, ci sarà spazio per tutti. E poi Belotti, che ha vinto un campionato europeo da riserva, è un giocatore che sa incidere anche a partita in corso: con la regola delle cinque sostituzioni è un’opzione di livello che la Roma non aveva.