L’azienda non ha versato la prima tranche e il nome è scomparso da Inter.it. L’intesa complessiva è di 85 milioni in quattro anni
Digitalbits non paga, l’Inter risponde. Tra il main sponsor e la società nerazzurra il rapporto si è complicato, nonostante dalle parti filtri l’intenzione di collaborare per risolvere i problemi e nonostante solo poche settimane fa la notizia – già circolante – fosse stata smentita con forza. Quali problemi? Semplice: l’azienda che ha lanciato la criptovaluta XDB non ha onorato la prima tranche di pagamento relativa a questa stagione, nell’ambito dell’accordo complessivo che all’Inter dovrebbe (a questo punto il condizionale è d’obbligo) portare un totale di 85 milioni in quattro anni. Digitalbits fino alla scorsa stagione è stato sponsor di manica, da quest’anno invece è diventato il principale sulla maglia.
SITUAZIONE – Non c’è chiarezza sull’entità della tranche in ritardo. Di sicuro ci sono due aspetti. Il primo: nessun impatto sull’Inter per quanto riguarda il bilancio chiuso al 30 giugno, in quel caso le cifre pattuite sono state onorate. Secondo aspetto: la società nerazzurra non resta ferma. E risponde, con quello che può fare. Ad esempio, togliendo il brand Digitalbits dalle proprie piattaforme. E ancora: nell’amichevole di domani a Cesena scomparirà il nome dello sponsor dai tabelloni ed è probabile che sarà così anche il 6 agosto a Pescara. Infine: la presentazione della seconda maglia, che il club aveva immaginato nei primi 10 giorni di agosto, sarà con ogni probabilità rinviata a settembre. Il motivo è chiaro: non c’è molta voglia di regalare visibilità, in questo momento. Scenari? Un cambio di sponsor in corsa è tremendamente complicato, basti pensare alle maglie già distribuite…ma in ottica futura nulla può essere escluso. A maggior ragione a fronte di una criptovaluta che oggi vale un decimo rispetto a quando fu posizionata sul mercato.